mercoledì 8 aprile 2009

Anna ovvero Miss Kappa

Viviamo in mezzo ai nostri ricordi, al nostro ordine/disordine. Poi una scossa, una frana, la devastazione di un’alluvione, la forza di un tornado e in pochi attimi ci troviamo completamente spogliati dal passato.
Ma non è su questo che voglio concentrarmi, almeno non solo,
E’ sulla rabbia di una tragedia annunciata.
Siamo tutti rimasti sconvolti dal terremoto che ha colpito l’Aquila e le città vicine o le città vicine e l’Aquila. Le mie bambine pensano di continuo a cosa salverebbero toccasse a loro. Zorba a gran voce dicono, la piccola aggiunge il suo poncho colorato, la grande me. Poi di corsa andrebbero a trovare gli amici, i compagni di scuola.
Colpisce sempre quasi di notte, ti lascia al buio. E tu non sai se scappare con le scarpe o senza, con il poncho o senza.
Corri nel buio della casa sperando che il pavimento non sia crollato, mentre tutto ti ondeggia intorno.
Forte oggi la testimonianza di Anna, per i pochi che ancora non avessero letto il suo post, eccovi il link.
Ieri sera l’ho letta tra le righe di una notizia de la stampa. Mi sono arrabbiata, come al solito mi succede leggendo i quotidiani o guardando il tiggì o quello che ruota intorno all’informazione.
Hanno sbattuto il suo profilo di blogger nelle prime righe, tra tutto quello che potevano scrivere su di lei, sul suo grido disperato, sulla sua rabbia.. si sono concentrati sul suo profilo.
Sempre fuori dalle notizie chi d’informazione si occupa, mai dentro, sempre ai margini.
Anna, Aquilani, le donnette si stringono intorno al vostro dolore, urlano la vostra rabbia.
Affinché non ci sia mai più un’altra Aquila in ginocchio.

6 commenti:

laritorna ha detto...

Andrò a L'Aquila sabato. Troverai qualche riga sui miei blog. Ti ringrazio per l'attenzione

Spinoza ha detto...

In realtà il terremoto ha circa metà probabilità di colpire di notte e metà di giorno... :|

Quello dell'Umbria-Marche, quello forte, accadde alle 11.46. Mai visto mia mamma correre così forte.

Minu ha detto...

hai ragione spinoza, io ne ricordo quattro, due di giorno, due di notte. Ricordo con più terrore quelli di notte, quelli che ti colgono mentre sei inerme, ancora per metà immersa nel sonno

Unknown ha detto...

Guardo le immagini ai tg e provo anch'io ad immaginare quale potrebbe essere la reazione, specie di notte dove la razionalità è a zero ... prevale l'istinto, se ne hai la possibilità ed il tempo ... e poi i 3 figli che dormono in mansarda e penso "avrei il tempo di fare qualcosa x loro ?" ... mamma che brividi ... :(

Luz ha detto...

Al di là delle polemiche per quello che poteva essere fatto per evitare almeno un numero tanto alto di morti, penso proprio che dovremmo ridimensionarci e capire che siamo ben poca cosa in questo mondo, basterebbe rispettarsi e volersi bene, aiutarsi a vicenda nelle piccole come nelle grandi cose invece di correre verso la morte con la casa più bella e sacchi d'oro al seguito, plastiche facciali e macchine gran lusso. Non ti pare?

Minu ha detto...

@luz
perfettamente in accordo con te.
Io sono una persona disordinata anche nei valori, ma su uno non transigo.
Il rispetto.
Per questo spesso mi infurio e scuoto la testa.