lunedì 15 dicembre 2008

Questa l'ho già inserita in un commento sul blog di Red, l'ho ripresa e ve la propongo perchè ricordare zio tonino ogni volta mi emoziona e


primavera 1985, Roma
ospite a casa di zio tonino, ex ufficiale dell'esercito italiano durante la seconda guerra mondiale, i tedeschi lo catturano e lo obbligano a scavarsi la fossa, l'indomani mattina sarà fucilato. Durante la notte riesce rocambolescamente a fuggire e da quel giorno nulla sarà come prima.
Intanto io nasco ed ho la fortuna di incontrarlo, proprio nella primavera 1985.
E' un uomo che alterna momenti di lucidità a momenti di pazzia. Estremamente colto, è il terrore dei giornalisti, macina quotidiani su quotidiani, sempre a caccia dell'errore e quando lo trova, prende la lancia e va all'attacco.
Visito con lui la grande roma, poi gli chiedo di accompagnarmi in vaticano. Lo sfinisco con una raffica di domande a cui lui prontamente ed esaurientemente risponde. Il suo momento di lucidità termina davanti alla pietà di michelangelo, fila enorme davanti e dopo di noi. E' il nostro turno. Tocco il piede del cristo e faccio l'ennesima domanda allo zio tonino... un attimo di silenzio, poi il boato in pieno vaticano "ora basta! che cazzo ne so di chi e cosa sono tutti 'sti cristi e 'ste madonne"
Siamo usciti prima che ci accompagnassero altri.
Mannaggia ai crucchi!
diffidate dai tedeschi e dalle svastiche
Requiem per zio tonino

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