domenica 14 dicembre 2008

l'imbrattatele ed io al cinema, questa ve la dovevo proprio raccontare


E’ stata sua l’idea, le è venuta guardando l’intervista di Gabriele Salvatores a che tempo che fa, risoluta mi chiede di portarla a vedere “Come Dio comanda” e come dio comanda è stato.
Ieri sera ho scelto una multisala di Pianezza, d’altra parte una donnetta di pianezza dove potrebbe portare l’imbrattatele al cinema? L’ho scelta perché non avevo voglia di andare al warner bros village a Beinasco, ci ero già stata in riunione tutta la mattinata.
Primo scoglio da superare la cassa. Una signorina con tatuaggi e piercing ci accoglie sorridente, spettacolo delle 20.15, siamo solo noi, ritardatarie oppure?
Chiedo se mia figlia 12enne ha diritto al ridotto, la signorina sorridente smette di ridere, vero l’imbrattatele sembra avere più di dodici anni.. comunque nessuna riduzione. Due biglietti per come dio comanda grazie. Non sorride più, si porta un pugno allo stomaco e nel mentre gestualizza dice non è un film per bambine, è molto duro.. intanto si batte l'alto stomaco, l’ho visto ieri sera e non sono riuscita a dormire. L’imbrattele si indispettisce, le sciorina tutta la sua filmografia, partendo dalla stanza del figlio passando per le chiavi di casa arrivando ai diari della motocicletta.
Forse c’è un divieto per età? Mi informo. Nessun divieto … allora per cortesia due biglietti, prego sala quattro ci dice la signorina che non ha dormito la sala prima porgendoci i biglietti.
E qui viene il bello, De Sica non sarebbe riuscito a scrivere sceneggiatura migliore, Totò sarebbe impallidito di rabbia e Stanlio e Ollio avrebbero riso di gusto esattamente come abbiamo poi fatto noi.
Prendiamo dei popcorn, non siamo ancora riuscite a cenare e così la signorina tatuata e non più sorridente ci perde di vista. Con il nostro bicchiere di popcorn in mano ci aggiriamo come dei fantasmi alla ricerca della sala quattro.. troviamo la uno, la due nessuna traccia della quattro e forse della tre. Suggerisco all’imbrattatele di tornare alla biglietteria e chiedere, ma ormai è partita l’antipatia.. giammai mi risponde. Così mi suggerisce di leggere la piantina di fronte ai nostri occhi, peccato sia limitata al primo piano. Scopriamo le uscite di sicurezza, i bagni, le sale una e due e ogni altro angolo del cinema lumiere. Prendo l’iniziativa e mentre mi accingo a raggiungere la biglietteria scopro delle scale… e la scritta sale 3, 4 e persino 5 e forse 6. Recupero l’imbrattatele e saliamo due rampe. 3 e 4 e poco più in la due porte. Entriamo abbiamo i posti B 10 e B 11, la sala è vuota, potremmo provare l’eco. Mancano circa 5 minuti all’inizio della proiezione. Ne passano di più mangiamo e beviamo e ci sistemiamo proprio nel mezzo della sala, la fila B è la seconda e pensiamo sia da folli vedere un film con la testa in su avendo a disposizione altre 298 poltrone. Arriva una coppia, si sistema dietro di noi, parte la conversazione… lei ci fornisce un elenco di attori preferiti, di film visti e film che vorrebbe vedere.. uno solo italiano, prossimamente dice, quello di come si chiama? Non ricorda.. ma sì “come dio comanda”- Io e l’imbrattatele ci guardiamo, ormai siamo telepatiche, pensiamo oddio questa è pazza, parlo io per prima, lei è più pericolosa di me, io ho imparato negli anni ad essere diplomatica… mentre apro bocca penso che potremmo esserci sbagliate noi. Nel giro di niente ci precipitiamo in quattro fuori dalla sala, avevamo un 50% di possibilità, secondo voi?
Raccattiamo le giacche in tutta fretta, sono le 20,30 e ci fiondiamo nella sala 4, stessa scena, un pochino più affollata, forse 30, massimo 40 persone.
Entriamo ridendo, non riusciamo a smettere, le indico le file in fondo, anche qui vasta scelta di poltrone, ci sediamo e ridiamo ancora.
Inizia a riempirsi un tantino di più, sembra che tutti scelgano la nostra fila, iniziamo a sentirci imbarazzate, ogni volta che qualcuno ci passa davanti ci giustifichiamo, se volete ci spostiamo non siamo sedute nei posti assegnati. All’ennesima che entra nella nostra fila, aggiungo "sa noi avremmo dovuto stare in fila B ma è troppo davanti", ho la mania delle giustificazioni talvolta.
L'ennesima che rompe i ciufoli infilandosi nella nostra fila, mi guarda e dice "questa è la fila B"
Chiaro, si cambia sala e la progressione alfabetica cambia.. in questa la fila B è la penultima, guardo le poltrone e per puro purissimo caso, scopro che ci siamo sedute esattamente nelle poltrone 10 e 11 della fila B.
Sera da superenalotto, perché cavolo non abbiamo giocato?
Il film? Andatelo a vedere se amate un certo tipo di cinema che amiamo noi…

6 commenti:

Samantha ha detto...

Sentivo le vostre risate,qualche popcorn cadere dal contenitore negli spostamenti generali..i proprietari di poltrone che reclamano il proprio posto,ed immaginavo la "simpatica"signorina alla cassa negarti il biglietto ridotto perchè: 12 anni son 12 anni che diamine!!!
Non conosco il film..se lo vedrò ti farò sapere! sicuramente vederlo in tua compagnia non sarebbe stato male! : ) baci,Samantha

Patty ha detto...

Che meraviglia! Questi sono i momenti più belli vissuti con una figlia e vanno tenuti nel cuore. Questa mattina, scaricando le 2 grosse valigie dalla macchina, avrei voluto dirle tante cose. Non ci sono riuscita, mi veniva da piangere e non volevo far piangere anche lei. Mi sono limitata ad abbracciarla forte dicendole che ero pronta e disponibile per qualsiasi sua necessità. Sono risalita con la figlia più piccola sulla macchina vuota e silenziosa. Abbiamo fatto il viaggio di ritorno tra pioggia e vento in religioso silenzio. Al nostro rientro a casa ci siamo ritrovate nella sua camera e ci siamo messe a piangere. Questa camera resterà vuota per diversi mesi e noi ora ci sentiamo sole.

Unknown ha detto...

ihihihihih ... non ci posso credere ... ti sei persa al cinema di pianezza ... vabbè sarà stata l'aria o i ricordi ...
mi hai fatta ridere di gusto ... GRAZIE!!!

Minu ha detto...

Red tu mi conosci, non so bene come faccio ma riesco sempre a ficcarmi in situazioni che per altri sarebbero l'anormalità, per me sono cose quotidiane.. forse con fichi&uova non avrei affrontato così la situazione, ma l'imbrattatele, purtroppo per lei, così simile a me, era impossibile non ridere insieme e di gusto di tutta questa situazione

Minu ha detto...

ed ora la nostra piperita pat, che ultimamente è terribilmente sottotono. Forza Pat, vivi questi mesi come una piccola vacanza, pensa ai panni in meno che avrai da lavare e da stirare, al minor numero di litigate... insomma Pat ricaccia il magone e la malinconia e se ti serve una voce amica o una spalla da imbrattare di lacrime, chiamami.. arriverò con il maglione che mi piace di meno ;)

Patty ha detto...

dai, mi impegno, passata la mezzanotte non magono più!