mercoledì 19 novembre 2008

Avigliana, si prevedono altri tagli di personale.. qualche insinuazione

Ha destato stupore l’annuncio da parte dell’Azimut di Avigliana in provincia di Torino, di non rinnovare circa 200 contratti a termine ad altrettanti lavoratori, data la congiuntura economica. L’azienda, leader nel settore degli yacht, ha subito un calo della domanda nel segmento delle barche da 1.000.000 di euro.
Azimut sta aprendo dei nuovi capannoni in Sardegna, dobbiamo proprio credere al calo delle commesse o si tratterà ancora una volta di delocalizzazione?
Sulla stampa di oggi Azimut per cercare di tranquillizzare i lavoratori a termine, ha promesso loro che una parte verrà nei tempi più brevi riassorbita, anche qui una domanda, dobbiamo credere al management e al sindacato oppure si tratta di promesse che hanno il fine di tenere tranquilli i lavoratori affinchè si assentino il meno possibile? Uno piccolo pettegolezzo.. sapete qual'è la sindacalista che sta seguendo la trattativa? Un volto noto per noi.
Di delocalizzazione si parla anche alla Sealed (sempre di Avigliana), rabbia perchè quest'azienda non ha conti in rosso: solo l’intenzione di smantellare con la scusa della razionalizzazione delle risorse.
Lancio una domanda che ho formulato a suo tempo .. politica dove sei? Paletti, occorrono tanti paletti

10 commenti:

Camu ha detto...

La politica? questa sconosciuta...ogni anno e' impegnata a far altro : a tenersi le cadreghine in caso di caduta del governo, a leccare le scarpe agli industriali in campagna elettorale,a pensare su come si fa a fare sempre la doppia faccia davanti ai lavoratori elettori e sindacati bacino di futuri elettori!!!
Esempio lampante la gestione politica della nostra provincia e della nostra regione che oramai e' diventata una costola della Lombardia e che sta permettendo la smobilitazzione di aziende intere a favore della Tunisia, Romania, Marocco ecc.ecc.
E' così difficile per il nostro governo fare una legge per cui se una multinazionale arriva in un posto per una qualche motivo (banale...perchè gli conviene!!!)sia obbligata a restare li' pena il pagamento di multe salatissime nel caso in cui in attivo decida di andarsene ?Magari la multa potrebbe servire a risarcire i poveri dipendenti licenziati senza intaccare lo stato sociale!!!
State tranquilli che se un'Azienda va bene resta dove sta e se si trova in un determinato posto è perche' si e' fatta i suoi debiti calcoli!!!solo noi siamo state il caso emblematico di gestione al contrario!!!!!chissà come saranno contenti gli azionisti!!!!se non sanno chi ringraziare per aver fatto i calcoli sulla convenienza o meno dello spostamento della mitica azienda delle donnette noi potremmo dare qualche suggerimento!!!!
E' cosi' difficile far perdere per sempre il lavoro da dirigente ai manager di qualsiasi settore che precipitano le aziende in buchi neri non per colpa dei mercati ma per la loro inettitudine?Nel belpaese si!!!
Nella vita bisogna essere positivi ,quindi....non ci resta che stare a guardare perchè quando si tocca il fondo e poi si risale le cose cambiano di sicuro ,e quando a toccare il fondo e' un intero paese sicuramente di cose ne cambieranno moltissime!!!Bisogna avere solo il fisico e la mente allenata per reggere il colpo!!!!

Minu ha detto...

sì noi piccole donnette di pianezza potremmo dirne tante di cose agli azionisti e super manager che ogni giorno aprono il nostro blog, siano loro fiamminghi o tedeschi. L'indirizzo mail è indicato nella home page, contattateci e il sacco sarà svuotato

Minu ha detto...

in ogni caso la regione veneto è stata molto scaltra con il gruppo fiat sviluppo e progetto. Hanno dato i permessi affinchè sul loro territorio fosse aperta l'impresa, impegnando la stessa ad assumere forza lavoro della regione e vincolandola a tenere aperta l'attività per diversi anni. Il gruppo dopo avere preso i finanziamenti del caso ha tentato la fuga e la regione veneto li ha rincorsi. Risultato? La multa da pagare era talmente cara che al momento il gruppo è ancora là.
Ciamparino, Bresso, Saitta.. volete svegliarvi please?

Unknown ha detto...

che stranezze che si continuano a vedere e sentire ... ora anche l'azimut, notoriamente azienda ricca ed in attivo, non conferma il suo personale: è proprio strano! Speriamo che qlcs cambi e mi associo alle altre donnette nell'invitare i graditi ed illustri ospiti di questo blog a mostrarsi e a chiedere le delucidazioni del caso ... SE SI PUO' DARE UNA MANO NOI NON CI TIRIAMO INDIETRO!

Patty ha detto...

Che dire? ormai l'aria di crisi è ovunque.
Mi associo ad invitare azionisti e "super manager" nel contattarci ma penso che abbiano timore. A fare i grandi sono capaci tutti ma ascoltare e ammettere che forse qualcuno ha sbagliato non è da molti.
Mi ricorda tanto qualcuno che per evitare addirittura il saluto entrava in azienda con le cuffiette ed a testa bassa ovviamente per poco tempo perchè poi ha deciso di defilarsi e abbandonare l'azienda senza farsi più vedere fino alla chiusura.

Minu ha detto...

e che dire di quella volta che stava cadendo dagli scalini per evitare lo sguardo delle lavoratrici che sostavano sulle scale dell'entrata? Chi evita di guardare negli occhi o è un timido o sicuramente uno con la coscienza molto sporca...
Peccato non si sia rotto entrambe le gambe

Unknown ha detto...

... si, ricordo l'episodio ... dopo aver riso fino alle lacrime ci eravamo anche dispiaciute che non fosse dovuto andare a fa visita al suo DENTISTA ...

Patty ha detto...

e pensare che il mio capo (qualcuno lo ricorda?) un giorno mi disse che eravamo noi a non capire lui e che lui era molto dispiaciuto che noi avessimo frainteso il suo discorso credendo che l'azienda si trasferisse

Unknown ha detto...

... certo che Lerc (nn so se si scrive così) aveva perso l'ennesima buona occasione per stare ZITTO !!!

ellysa ha detto...

Eh già, la scena dei gradini l'ho vissuta in diretta...
E per parare la figuraccia ha anche fatto riferire che non gradiva che durante la pausa si sostasse in quel luogo....
Noncisonoparole...
O meglio, ne avremmo tante da raccontare, ma certi personaggi non meritano nemmeno il fiato sprecato.
E non crediate che gli stranieri che transitano di qui non conoscano i loro polli! Ne hanno pieni gli allevamenti...